LA TERZA PELLE
Coltivare la città significa possedere un forte senso di responsabilità nel rapporto tra uomo e ambiente
Le strutture abitative progettate da Tiziana Monterisi sono infatti concepite come ecosistemi naturali duraturi nel tempo, ma anche sostenibili da un punto di vista economico, sociale ed ambientale, in grado di auto-alimentarsi con una minima riserva di energia.
I punti cardini della bio-architettura sono i seguenti:
- - Utilizzare materiali di origine naturale o riciclati
- - Considerare in maniera sostenibile l’intero ciclo di vita del singolo elemento e dell’intero edificio nell’ottica di una estrema riduzione dell’impatto ambientale e sociale
- - Utilizzare preferibilmente materiali locali con il coinvolgimento attivo e propositivo delle realtà imprenditoriali presenti sul territorio
- - Prevedere il minimo consumo di energia e di materie prime
- - Migliorare la qualità della vita degli individui
- - Cercare di soddisfare i bisogni di benessere strettamente fisici e psicofisici nel rispetto dei valori di trasformazione sociale responsabile
- - Un elevato isolamento in paglia fa si che la casa non abbia bisogno di energia termica per essere riscaldata
- - L’apporto del sole, del vento o dell’acqua permette di produrre energia elettrica attraverso pannelli fotovoltaici, micro eolico o mini idroelettrico per l’ illuminazione, per gli elettrodomestici, per cucinare e per la mobilità elettrica
- - Il recupero dell’acqua piovana per usi domestici permette di ridurre il consumo dell’acqua potabile fino al 50%
- - La fitodepurazione permette di filtrare le acque grigie e nere attraverso le piante acquatiche senza la necessità di allacciarsi alla rete fognaria e creando isole verdi di biodiversità
- - Lo sfruttamento del vento attraverso camini e aperture permette la ventilazione naturale
- - La coltivazione dei tetti a giardino e orto pensile permette di produrre cibo