Casa UD
Committente: privato
Superficie: 200 mq
Zona climatica: F (alpina – 1816 m s.l.m.)
Fabbisogno energetico: 7 kWh/mq/anno – casa passiva
Materiali: paglia di riso, argilla, legno, vetro cellulare
Strategia impiantistica: impianto fotovoltaico
Cronologia: giugno 2016 – aprile 2017
Il progetto riguarda la realizzazione di un edificio residenziale costruito sui resti di un vecchio rustico in pietra a secco del 1834.
Il lotto gode di un’ottima esposizione, in posizione panoramica verso la vallata. Le vetrate a sud, in parte fisse e in parte apribili, contribuiscono al dialogo tra l’interno e la valle e forniscono alla casa l’energia solare necessaria per renderla passiva.
La struttura portante del tetto e delle pareti perimetrali è stata realizzata in carpenteria con telai prefabbricati in legno e paglia e montata in opera in soli 4 giorni.
Tramite questa tecnica costruttiva l’impatto ambientale si è ridotto al minimo in quanto sono stati utilizzati esclusivamente materiali di origine naturale a bassa energia grigia.
A causa dell’impossibilità per i tradizionali mezzi di trasporto di raggiungere il cantiere, per il montaggio del rustico e per il trasporto di alcuni materiali è stato utilizzato l’elicottero.
L’insieme delle scelte formali e materiche sono state dettate dalla volontà di reinterpretare la tradizione utilizzando materiali antichi in chiave moderna. Le superfici lignee sono state trattate con oli naturali, mentre quelle murarie sono state completate internamente con argilla e pitture derivanti da chimica vegetale.
Il fabbisogno energetico è estremamente ridotto grazie all’elevato isolamento fornito dal tamponamento in paglia della struttura a telaio e al vetro cellulare contro terra. Non necessita dell’impianto di riscaldamento in quanto sfrutta l’apporto passivo del sole, la ventilazione e l’illuminazione naturale.
Il progetto è stato insignito del “Premio Sostenibilità 2017”, organizzato da AESS, Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile di Modena, nella categoria “Edilizia residenziale – ristrutturazione e restauro”.