Una realtà innovativa e con uno sguardo sostenibile al futuro come quella di novacivitas attira l’attenzione di realtà anche differenti rispetto a quelle strettamente legate alla sua attività di costruzione secondo i criteri della bioarchitettura. Ad esempio, Veneto Banca, partner dello studio del Maestro Michelangelo Pistoletto, è una banca popolare con oltre 135 anni di storia. Opera sia sul territorio nazionale con la propria rete di filiali e le società controllate, sia all’estero con tre istituti di credito in Croazia, Albania e Moldova.

La sua Direzione Territoriale Piemonte Liguria conta 42 filiali distribuite nelle province di Novara, Imperia, Torino, Alessandria e Cuneo e ha, tra i suoi principali obiettivi, la crescita nel settore agro-alimentare. Vercelli, ad esempio, è una zona a vocazione prettamente cerealicola. Il settore agricolo è fondamentale per l’economia locale e copre a livello risicolo il 30% della produzione nazionale italiana. Basti pensare che il riso coltivato nell’area nota come Baraggia, zona a nord di Vercelli al confine con la provincia di Biella, è stato dichiarato “Dop”.

Marco Carrer, Direttore della filiale di Vercelli, ha spiegato meglio l’attività di Veneto Banca.

Quali caratteristiche dei vostri prodotti li rendono sostenibili e qual è la loro impronta ecologica?

Veneto Banca ha una linea di prodotti finanziari dedicati alle aziende agricole e biologiche nate per soddisfare ogni esigenza tipica del settore. Da banca di territorio continuiamo a dare credito a questo settore economico perché fa parte della nostra storia e crediamo costituisca una grande risorsa per l’Italia. Cito, a titolo di esempio, l’accordo appena stipulato con Vinea per le aziende vinicole marchigiane.

Quale è la vostra visione del progetto “Coltivare la città”?

Promuovendo questa iniziativa vogliamo contribuire, in maniera importante, a far conoscere ai non addetti ai lavori la produzione risicola del Vercellese, vero patrimonio agroalimentare del nostro Paese. Un’iniziativa “dal produttore al consumatore” che permetterà di valorizzare la storia, la tradizione e la qualità del riso italiano.